Visite al Palais Princier: Pablo Picasso e l'antichità

Evento superato

Da sabato 16 settembre a domenica 15 ottobre 2023, dalle 10:00 a 18:00 - I Grandi Appartamenti del Palazzo del Principe

Visite al Palais Princier: Pablo Picasso e l'antichità
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Visite al Palais Princier: Pablo Picasso e l'antichità

Pablo Picasso, protagonista indiscusso dell'arte moderna, si è interessato per tutta la sua carriera al patrimonio delle antiche culture greca e romana. Numerosi sono i riferimenti ad esse, sia in termini di stile che di soggetto: figure mitologiche, composizioni classiche e idiomi visivi naturalistici abbondano nella prolifica opera dell'artista, che abbraccia quasi otto decenni. È alla fine dell'Ottocento, quando inizia la sua formazione accademica, che scopre le opere dell'arte classica attraverso riproduzioni o calchi in bianco e nero, che conferiscono loro un'estetica incolore ma elegante.

All'epoca, le accademie d'arte propugnavano l'imitazione del classicismo come stile coerente, incoraggiando gli studenti a conformarsi a quello che consideravano un modello di chiarezza formale, armonia visiva ed equilibrio compositivo. L'obiettivo era trasmettere il gusto per il rigore e la purezza ideologica considerati prerogativa delle civiltà greca e romana.

È da una visione dell'antichità classica, tanto diffusa quanto distorta e fortemente idealizzata, che sono state gettate le basi della moderna cultura occidentale. Quando, nel 1917, mentre la Prima guerra mondiale devastava l'Europa, Picasso visitò i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, nonché le antiche città di Napoli e Roma, si trovò di fronte ad aspetti dell'arte dell'antichità greco-romana che la sua formazione accademica aveva ampiamente trascurato: murales colorati, sculture in frantumi, superfici erose ed edifici sepolti apparivano in queste città un tempo potenti, che ora egli vedeva abbandonate. Lo spettacolo di queste rovine sfidò la regolarità e la presunta impermeabilità dell'arte classica e portò Picasso a riconsiderare questo patrimonio dal punto di vista della rottura piuttosto che dell'integrità.

Questa mostra suggerisce che l'incontro privilegiato di Picasso con i resti del passato greco-romano nei siti archeologici italiani gli permise di avvicinarsi all'antichità classica attraverso le nozioni di cancellazione, resilienza e recupero di fronte ai cambiamenti ambientali, sociali e politici. In seguito ai suoi viaggi in Italia, Picasso ha fatto spesso riferimento all'arte dell'antica Grecia e di Roma, sia adottando stili di ispirazione classica sia raffigurando scene mitologiche, arti isolati che ricordano la statuaria greco-romana o superfici erose e sedimentate, come antichi affreschi murali. In questo modo, Picasso presenta il patrimonio iconografico della classicità come un insieme di immagini frammentate che richiedono non solo di essere riscoperte e decifrate, ma anche rivisitate e reinventate.

Allestita nel Palais Princier di Monaco, accanto ad affreschi del XVI secolo recentemente restaurati, la mostra si concentra su una selezione della collezione della Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso (FABA) e su un dipinto della Collezione Nahmad. "Pablo Picasso e l'antichità" è un palcoscenico per le riflessioni di Picasso sulla sopravvivenza, la leggibilità e la malleabilità dei manufatti antichi, al di là degli sconvolgimenti della storia e del degrado degli oggetti. La mostra esplora i temi della rovina e del declino, ma anche quelli della resilienza e del rinnovamento. In questo modo, risuona con il modo in cui Picasso, dall'indomani del suo viaggio in Italia fino alle sue residenze mediterranee negli anni Quaranta e Cinquanta, si è avvicinato all'eredità dell'antichità greco-romana attraverso una varietà di media. Pablo Picasso e l'antichità" mette in luce i modi radicali con cui l'artista ripensa l'eredità del mondo classico in termini di soggetto, stile e materiali, rifiutando il dogmatismo e la visione idealizzata della tradizione accademica.

"Picasso e l'antichità" è una mostra organizzata dalla Fundación Almine y Bernard RuizPicasso, curata da Francesca Ferrari e progettata da Cécile Degos. Fa parte della collaborazione internazionale "Picasso Celebration 1973-2023", in occasione del 50° anniversario della morte di Pablo Picasso.

 

© Photo : Hugard & Vanoverschelde

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Data
Da sabato 16 settembre a domenica 15 ottobre 2023, dalle 10:00 a 18:00
Porta aperta
10:00 fino a 17:00
Prezzo
Tra 5,00 € e 10,00 €
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indirizzo
Place du Palais
Monaco
Categoria
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