Pier Paolo Calzolari « Casa ideale »

La mostra al Nouveau Musée National de Monaco riunisce le opere realizzate dall'artista tra la fine degli anni Sessanta e il 2014. Intitolata Casa ideale, da un "testo-manifesto" scritto nel 1968, e distribuita sui tre piani di Villa Paloma, l'esposizione gioca sui codici degli interni, ovvero sui codici del personale che riecheggiano l'esistenzialismo della produzione dell'artista. Attraverso opere come Luna (1979) e nature morte realizzate a metà degli anni Duemila, che combinano pittura monocromatica ed elementi scultorei, la mostra dimostra che, dal 1972, l'artista italiano ha affrontato le questioni più importanti sollevate dalla pittura contemporanea. Ha sviluppato una forma di astrazione figurativa e metafisica, come dimostra l'installazione Tiara con cera e chiodi (2006). La risonanza unica dei materiali nelle sue opere può essere collegata ai principi di trasmutazione utilizzati nell'alchimia medievale e all'ermetismo degli scritti esoterici di Ermete Trismegisto. L'opera di Calzolari colpisce per la sua natura infinitamente poetica e sorprende per la sua riconosciuta capacità di rigenerarsi producendo sempre nuove immagini in sintonia con le esigenze del mondo contemporaneo.

Casa ideale è una mostra retrospettiva che rappresenta una rara occasione per scoprire il mondo di Pier Paolo Calzolari, un artista che ha segnato la storia dell'arte grazie al suo consueto approccio anticonvenzionale alle diverse pratiche delle arti visive.

La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato in collaborazione dal MNM e da Humboldt Books, che presenta le vedute della mostra, un saggio di Andea Viliani, un'intervista all'artista di Guillaume de Sardes e testi di Valérie Da Costa, Didier Semin e Stéphane Vacquier.

Informazioni su Paolo Calzolari

Nato a Bologna nel 1943, Pier Paolo Calzolari vive e lavora a Lisbona. Il nonno lo ha introdotto alle tecniche pittoriche tradizionali quando era ancora bambino. In seguito ha studiato presso le Accademie di Belle Arti di Bologna e Roma, ma non ha completato i corsi. Inizia la sua carriera artistica come pittore influenzato dalla pittura "germinale" americana, per poi dedicarsi rapidamente ad altre forme di espressione artistica più libere, come l'installazione, la scultura e la performance.

La sua produzione si fa notare in Italia per la prima volta nel 1967 con l'installazione performativa Il Filtro e Benvenuto all'Angelo, realizzata nel suo Studio Bentivoglio di Bologna. Si è rapidamente associato all'Arte Povera, movimento artistico italiano degli anni Sessanta e Settanta che si distingue per l'uso di materiali umili e per l'enfasi posta sulle dimensioni dell'effimero e del processo nell'arte. Diventa noto a livello internazionale grazie alle mostre allestite a New York e Parigi dalla Galerie Sonnabend. Nel 1972, rompe i confini di un periodo artistico che considerava già concluso quando produce una riflessione sulla pittura con l'opera composita Lasciare il posto, che combina pittura monocromatica, scultura smerigliata, elementi di natura morta e performance art incarnata dalla presenza fisica e sonora di Calzolari.

Esposte regolarmente in tutto il mondo, le opere di Pier Paolo Calzolari sono conservate in importanti collezioni private, fondazioni e musei, come il Centre Pompidou di Parigi e il Guggenheim Museum di New York. Oggi è considerato uno degli artisti più importanti e innovativi del dopoguerra. Esponente di spicco dell'Arte Povera, Calzolari ha saputo stare al passo con i tempi. Oggi, a quasi 80 anni, continua a creare opere di sconcertante freschezza e ironia. È giustamente considerato una figura influente nell'arte contemporanea italiana e internazionale.

Crédit photo : Paolo Semprucci - © Pier Paolo Calzolari / Adagp, Paris